Domenica 21 agosto 2022 - XI dopo Pentecoste (C)
Nella Bibbia
Nei testi dell'Antico Testamento c'è un vasto repertorio
sulla persecuzione. Più che di persecuzione dettata da ragioni
religiose si tratta dell'ostilità di uomini violenti verso i giusti.
Il grido del salmista che soffre a causa dei suoi nemici
si intreccia poi, in alcuni testi profetici,
col grido dei testimoni perseguitati a causa della loro fede.
Basterà qui ricordare Geremia,
perseguitato a causa della Parola di Dio
e della missione di annuncio che gli è stata affidata.
Ma per essere partecipi della beatitudine bisogna che si soffra
e si venga perseguitati per la 'giustizia',
per un'adesione concreta alla volontà di Dio.
Si tratta di esprimere una fedeltà a tutta prova,
che non si lascia scoraggiare dalle opposizioni
che si possono patire.
E' possibile pagare un alto prezzo con la propria adesione a Cristo
e vivere nello stesso tempo nella letizia pasquale.
Gesù perseguitato
Gesù è il primo perseguitato, senza paure o patteggiamenti,
dalla grotta di Betlemme al Calvario,
nel dialogo con gli scribi e i farisei
come nel rapporto con i capi del tempo.
Predicando le esigenze del regno di Dio e la misericordia del Padre,
comportandosi come il buon pastore,
assumendo la condizione del servo sofferente
che raccoglie il suo popolo con il dono della vita,
egli ha percorso l'intero itinerario pasquale
senza cercare la compiacenza della folla e dei potenti,
ma affidandosi unicamente alle mani del Padre.
Beati noi
I discepoli non possono far altro
che seguire il cammino pasquale del Maestro.
Beati coloro che sono disposti a pagare le proprie scelte,
quanti sanno che il martirio non è l'eccezione,
ma la 'norma' nella vita cristiana,
il tentativo di stare dalla parte di Gesù e del suo Vangelo
in tutte le scelte che la vita richiede da noi.